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Visualizzazione dei post da 2024

SWEET TOOTH

Arrivata alla terza  e con conclusiva stagione, Sweet Tooth, mostra finalmente un epilogo fantastico, surreale, foriero di un futuro in cui l'uomo arriverà all'autodistruzione. Madre natura si ribellerà è chiederà il conto all'umanità e a poco serviranno macchinazioni criminali dell'uomo per prevalere su altre specie. Protagonista assoluto della serie è il ragazzo cervo ibrido, l'attore Christian Convery, nel ruolo di Gus: la carta vincente di questa storia ambientalista, ecologista, supportato dal suo totale opposto, l'attore  inglese di origini africane,  Nonso Anozie e un cast interessante e multietnico. Se si vuole trovare un difetto, che spesso hanno questo tipo di operazioni televisive, è quello di essere troppo didascalisco e, quindi, rindondante in alcuni punti, ma superato questo piccolo ostacolo, si apprezza una narrazione avvincente capace di mantenere l'interesse dello spettatore dal primo all'ultimo episodio. Se questi argomenti vengono trat

DREAM SCENARIO- HAI MAI SOGNATO QUEST'UOMO?

Partendo dallo strano titolo, forse anche brutto e responsabile dell'accoglienza tiepida del pubblico italiano, Dream scenario, è in realtà la narrazione di un delirio collettivo, violento, verso una persona, una vittima, Paul Matthews, interpretato dall'attore Nicolas Cage, inconsapevole e terribilmente ordinaria: venir sognato da qualcuno è una cosa abbastanza comune, ma nel film tutti sognano Paul che diventerà, ben presto, un incubo. Quello che all'inizio sembra un gioco e un giallo da risolvere, gradualmente, diventerà un incubo per il protagonista  e per gli altri che stravolgerà la sua intera vita facendogli perdere uno status borghese molto desiderato, ma in fondo stagnante. Tutte le aspirazioni e le frustrazioni di Paul rappresentano l'incapacità  di non poter raggiungere la propria affermazione personale nel lavoro, ovvero,  ristagnare in delle dinamiche di comportamento con i colleghi e con i superiori, che non permettono di progredire per i propri meriti. In

Eric

E' proprio vero: è la narrazione originale di un film che ne fa in suo successo. Apparentemente questa miniserie potrebbe sembrare il solito film sul rapimento di un bambino: un argomento trito e ritrito affrontato troppe volte dal cinema contemporaneo, ma non è così.       Edgar, il bambino che scappa dai suoi genitori troppo occupati a litigare e  a separarsi, scompare per diversi giorni e il padre, un burattinaio, fara un viaggio nei sua parte più oscura per capire dove il figlio possa essere finito. La componente più originale della storia è proprio il personaggio del padre, un alcolizzato e drogato burattinaio televisivo, stile Muppet e il suo programma televisivo per bambini ambientato in una New York idilliaca degli anni 80. La realtà è ben più seria in quegli anni newyorkesi dove regna la miseria nei bassifondi della città e la discriminazione e il pregiudizio verso gli omosessuali: vivere doppie vite diventava una necessità, in questo caso, nel locale del film, il Lux, dov

Atlas

Nell'epoca dell'intelligenza artificiale che si sostituisce all'uomo, in modo talvolta pericoloso, ecco arrivare questo film di fantascienza sci-fi: "Atlas"si inserisce nel filone del Kubrickiano 2001 odissea dello spazio, senza averne la profonditá dei dialoghi con Hal 9000, e AI, artificial intelligence di Steven Spielberg, senza la dimensione da favola.  La protagonista è l'attrice, cantante, Jennifer Lopez, qui nel ruolo anche di produttrice: é un piacere rivederla interpretare la scienziata Atlas Shepherd, la protagonista, che ha un trauma pregresso da risolvere con l'AI, ma diventa l'eroina inconsapevole in lotta con il robot ribelle e distruttore Harlan. Le armature ultra tecnologiche del racconto devono molto al film Alien 2, a cui sono ispirate, e ad allo stesso "Avatar" di James Cameron: non a caso l'eroina della trilogia aliena era una donna, Ripley, ma il personaggio femminile, qui, mostra moltissime fragilità

Troppa frociaggine nei seminari!

Mi ricordo una frase di un mio amico che entrò in seminario per un breve periodo "Ah se in quel seminario avessi buttato un vibratore in terra tutti i seminaristi si sarebbero gettati sopra in un secondo! Papa Francesco ci conferma una cosa: nei seminari, negli ordini e nel clero c'è un alto tasso di uomini omosessuali, in verità anche di donne lesbiche. Da qui però a dire "C'è troppa frociaggine nei seminari! ", nonostante le smentite dello staff del papa e le scuse tardive, è un tipo di fraseggio omofobo che da un santo padre non ci si aspetta. Se pensiamo alle sue precedenti dichiarazioni inclusive sull'accoglienza degli omosessuali nella chiesa cattolica, quasi un'apertura molti speravano, sono diventate polvere in un istante! Gia prima papa Francesco ci aveva deluso quando si espresse contro l'entrata delle donne nel sacerdozio, dimostrando un becero maschilismo tipico del vaticano: non si capisce perché una donna non possa essere sac
 "Un mondo a parte", il nuovo film interpretato dai comici Antonio Albanese e da Virginia Raffaele  è una grande sorpresa, infatti, riesce a descrivere delle vite avulse dalla tecnologia, senza far annoiare. Questa piccola scuola del racconto, dove ancora ci sono maestri come Michele Cortese e la vicepreside Agnese, propositivi e motivati, che, pur di non far chiudere una piccola scuola elementare di un piccolo paese abruzzese, integrano nel paese dei migranti e rifugiati, sembra quasi un'utopia dei nostri tempi: nonostante la trama tratti degli argomenti seri che potrebbero diventare noiosi e indigesti ad un disabituato pubblico cinematografico, il film riserva dei momenti divertenti, spassosi e anche tante geniali battute di contesto, come il tormentone "La montagna lo fa!" associati alla riflessione impegnata. I due attori comici dimostrano di saper reggere dei ruoli impegnativi, in realtà Antonio Albanese aveva già interpretato dei ruoli drammatici è non è u

Ministro Zangrillo e le nuove trovate per essere equi durante le assunzioni pubbliche!

Quando leggi le nuove trovate della destra meloniana sulla pubblica amministrazione, come quella del Ministro Paolo Zangrillo: "Una sola persona dovrebbe decidere per l'assunzione nella pubblica amministrazione". Ti vengono i capelli dritti! Dopo le magnifiche manovre del Ministro Brunetta  a cui adesso dobbiamo anche pagare il vitalizio, adesso questa nuova trovata. Perché non può essere una persona sola a decidere chi assumere nella PA? Nella pubblica amministrazione vengono assunte persone che hanno un progetto di vita, talvolta disperate, che cercano una sistemazione lavorativa in un paese dove non esiste la meritocrazia nel mondo del lavoro: figuriamoci nei concorsi pubblici. Non parliamo poi dei soldi che vengono "investiti" dai singoli, spesi per sostenere i concorsi più assurdi e in qualsiasi parte d'Italia!  Ho sostenuto centinaia di concorsi per infermieri in tutte le regioni d'Italia e ho assistito alle scene più assurde e inverosimili, ma vi

Disabili, vittime..dell'indifferenza!

Mantenere la calma quando viene reiterato un comportamento scorretto e incivile diventa complicato e, se vieni anche sbeffeggiato, diventa impossibile!  I parcheggi per disabili sono riservati a persone disabili e non possono essere occupati senza contrassegno: bisogna sottoporsi ad una visita medico legale alla asl, a pagamento, e ad una lunga fila negli uffici del comune, per ottenerlo. L'altro giorno un signore con un suv, senza contrassegno, ha parcheggiato sui parcheggi disabili di un noto supermercato invadendo l'area di discesa del mio parcheggio: il mio accompagnatore è stato costretto ad  una manovra complicata per permettermi di scendere dal veicolo. Ho fatto notare la cosa a questo guidatore, totalmente indifferente nella sua auto, che mi ha urlato:"Vai a parcheggiare altrove che più avanti ci sono parcheggi liberi! Fate sempre le vittime!" Ho risposto di andarci lui e di farsi lui più strada per arrivare all'entrata del centro commerciale. Infatti non

THE MIRACLE CLUB

The Miracle Club, il titolo si riferisce ad un gruppo canoro in cui sono coinvolte Maureen, Lily e Eileen, è ambientato nella Dublino cattolica del 1967. Grazie a Padre Dermot, il sacerdote della parrocchia, le tre anziane donne intraprenderanno un lungo pellegrinaggio, in pullman, verso Lourdes a cui si unirà Chrissie, la figlia reietta, ritornata in città, per il funerale della madre. La struttura drammatica del racconto si regge su dei conflitti del passato che riemergono a causa della morte di una loro amica e il ritorno di sua figlia Chrissie: il grande segreto di quest'ultima è di aver abortito in passato con mezzi poco ortodossi e all'insaputa di tutti.   Il film, a parte le schermaglie tra le grandissime Maggie Smith, Katy Bates, Laura Linney, affronta maggiormente il discorso sulla fede personale più che il miracolo in  se stesso, un evento raro, ma non impossibile: il vero miracolo è la riconciliazione e il perdono che per alcuni risulta scontato, mentre per i veri c

Damsel

In un periodo in cui la cronaca nera denuncia un femminicidio a settimana e il fenomeno del patriarcato, come principale responsabile della violenza, ingiustificata, verso le donne, arriva puntuale questo film fantasy: lo sceneggiatore Dan Mazeau e il regista Juan Carlos Fresnadillo scelgono di raccontare "Damsel", damigella,  dal punto di vista femminile, narrando una storia metafora dei nostri tempi. Lo fanno attraverso la principessa Elodie, una vittima/eroina, apparentemente debole e sottomessa, ma che poi dimostrerà la forza e determinazione nel sopravvivere e nell'affrancarsi dalle ingiustizie subite dai padri. La protagonista interpretata dall'attrice Millie Bobby Brown, lanciatissima, cresciuta sul set della serie cult "Stranger Things", a fine anno uscirà il tanto atteso quarto capitolo, offre una performance magistrale. La storia narra della giovane Elodie che, mal volentieri e per il bene del suo popolo, accetta un matrimonio combinato con lo stra

I TORMENTONI DI SANREMO 2024!!!

Questo Sanremo 2024 ci ha regalato i "tormentoni" musicali che ascolteremo nei prossimi mesi e forse la prossima estate.  La cinquina dei primi 5 classificati ha totalmente falciato artiste navigate come Fiorella Mannoia, Loredana Bertè, Diodato e Mahmood, quest'ultimo con uno dei pezzi più originali del festival che sta sbancando le classifiche in questi giorni. Se da una parte Geolier ha avuto tutta la corte di Napoli dalla sua parte per supportarlo, dall'altra Mahmood ha avuto il sostegno di tutta la Sardegna: basti pensare solo al fatto di aver portato,  sul palco di Sanremo, il gruppo bifonico dei "Tenores di Bitti". Nella serata dedicata alle esibizioni libere vedere esibirsi un coro, di così alto livello, insieme a questo artista pop ha segnato il definitivo matrimonio artistico tra il canto corale e il pop generazionale.  Saranno le giurie di qualìtà o il pubblico da casa a decidere, ma in questo occasione si è verificato un tilt inspiegabile: vedere

ONE DAY

  Emma, interpretata da una grandissima Ambika Mod, e Dexter si conoscono in una festa di universitari all'ultimo anno: tra i due scatta subito la scintilla! Passano insieme la notte e, poi, il giorno seguente, senza mai fare sesso: gli opposti si attraggono e col tempo nascerà un amore profondo nascosto da un'altalenante amicizia e da un ventennio di frequentazione.  La forza e la profondità di questa commedia drammatica, di un romanticismo mai stucchevole, sta  proprio nello scontro tra questi due caratteri divergenti, ma, in fondo, complementari: da una parte, EM,  eterna sognatrice, idealista, sensibile scrittrice, una di quelle bellezze non immediate "particolari" e dall'altra il classico belloccio con i soldi, figlio di papà, privo di reali ambizioni, superficiale e alcolizzato; Dex rappresenta un modello generazionale noto di giovani attirati dal mondo dell'immagine, dai social che fa  dell'apparenza l'unica risorsa per vivere. Emma è come se fo

THE FULL MONTY - LA SERIE

Perchè Simon Beaufoy, brillante sceneggiatore dell'omonimo film cult che ha segnato un'epoca,  mettendo d'accordo pubblico e critica, ci abbia messo così tanto tempo per darci un seguito del celeberrimo film "The full Monty-squattrinati organizzati" non ci è dato saperlo. E' anche un mistero il perchè non siano stati fatti dei sequel cinematografici, dopo un così grande successo commerciale: i personaggi ci lasciavano dopo uno spogliarello sensuale, ironico e tanto atteso e li ritroviamo, dopo ben ventisei anni, con gli stessi problemi di allora: il segno di una società che, in fondo, non è mai cambiata, anzi è peggiorata.  Se qualcuno è riuscito a trovare un lavoro fisso e malpagato, Dave, Mark Addy, è il sensibile bidello della scuola di Sheffield, altri sono ancora in cerca di lavoro e a Cavallo, Paul Barber, viene addirittura, negata, nonostante le gravi condizioni, la pensione di invalidità,  trovandosi in uno pericoloso stato di malnutrizione. Simon Beau

Shameless

Questa lunga serie televisiva di ben 11 stagioni, politicamente scorretta su ogni fronte, familiare, politico, civile e sociale, sembra quasi un anti "Modern Family" dove, ricordiamo,  i personaggi rappresentavano una classe economica medio alta e valori familiari in evoluzione. La serie offre una descrizione realistica del south side di Chicago, uno dei quartieri più poveri della città e di una famiglia numerosa, la famiglia Gallagher: volgare, sgrammaticata con un padre snaturato, alcolizzato drogato, e una madre assente e psichiatrica.  Questo è l'incipit di questa saga familiare che regge l'attenzione l'attenzione dello spettatore sino alla nona stagione, in cui, purtroppo, Fiona, la sorella maggiore che sosteneva le redini della famiglia, sia economicamente, sia sostituendosi alla madre, decide di andarsene stufa di una  città, Chicago, che le ha dato pochissimo, anzi, le ha tolto la giovinezza e tutte le sue ambizioni. Shameless con la sua ironia, talvolta c