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Disabili, vittime..dell'indifferenza!

Mantenere la calma quando viene reiterato un comportamento scorretto e incivile diventa complicato e, se vieni anche sbeffeggiato, diventa impossibile! 
I parcheggi per disabili sono riservati a persone disabili e non possono essere occupati senza contrassegno: bisogna sottoporsi ad una visita medico legale alla asl, a pagamento, e ad una lunga fila negli uffici del comune, per ottenerlo.
L'altro giorno un signore con un suv, senza contrassegno, ha parcheggiato sui parcheggi disabili di un noto supermercato invadendo l'area di discesa del mio parcheggio: il mio accompagnatore è stato costretto ad  una manovra complicata per permettermi di scendere dal veicolo. Ho fatto notare la cosa a questo guidatore, totalmente indifferente nella sua auto, che mi ha urlato:"Vai a parcheggiare altrove che più avanti ci sono parcheggi liberi! Fate sempre le vittime!"

Ho risposto di andarci lui e di farsi lui più strada per arrivare all'entrata del centro commerciale. Infatti non deambulando bene ho necessità di trovare un parcheggio vicino agli accessi del centro commerciale. 
Ora, a parte l'egoismo e il menefreghismo di questo individuo incivile, mi sento dire giustificazioni come "Ma io ho male al ginocchio!" Mentre spiego che se ha problemi deve andare all'inps e alla ASL per farsi una visita, ma non ha diritto di stare in quel posto, arriva sua moglie con due bustoni della spesa che carica nel suv. Ripeto la parola "incivili" e faccio per andarmene, ma la signora mi viene dietro aggressiva dandomi del maleducato: visto i toni spocchiosi di lei e di suo marito dove sta la maleducazione?
Per ultimo mi dice una frase molto rappresentativa di quello che queste persone credono di essere e di fare: "Lei ha ragione, ma il modo di dirlo e maleducato!"
Non ho usato parolacce o insulti, ma mi sono adeguato al tono arrogante e concitato del marito e di lei. Non permetto a nessuno di sovrapporsi con la prepotenza ad un concetto giusto. 
Questa tipologia di persone è molto comune in Italia. Sono dei trasgressori seriali delle regole di civiltà. Cercano la ragione inventando le scuse più assurde ostentando la loro ricchezza; ti deridono o ti minacciano ad alta voce; pensano che un disabile abbia dei privilegi e non capiscono che questi aiuti sono agevolazioni per allinearsi ad una condizione di svantaggio. Io non posso farmi una corsa sulla spiaggia; non posso farmi una passeggiata nella natura; non posso più ballare.. Questa è la vita di noi disabili non deambulanti.

 Manca il senso di solidarietà comune nella maggior parte della gente. Quello che dovrebbe cambiare le cose è il senso civico abbinato un sentimento vero di solidarietà verso il prossimo. Ma se gli adulti sono i primi a non dare il buon esempio, cosa dobbiamo aspettarci dalle generazioni future?
Quando andavo a scuola io l'educazione civica era obbligatoria: adesso i giovani non sanno neanche cosa sia.. mia madre mi diceva sempre di alzarmi quando c'era qualcuno in difficoltà sull'autobus, ma ora ti ridono in faccia e sono scocciati: li disturbi dalle loro ore dedicate al telefonino in cui i social fanno da padrone!
Se ti indignano queste cose opera nel tuo piccolo il cambiamento, visto che lo stato italiano non fa nessuna campagna di informazione per educare il prossimo. Mi chiedo a cosa serva cambiare un termine come "disabile", con il nuovo decreto meloni, se la gente non sa neanche cosa sia esserlo perchè mancano campagne di informazione sull'argomento. Sburocratizzare in un percorso di inclusione?
Renderà ancora più complicato ottenere un riconoscimento di diritto! Io sono disabile e non mi conosci, ma pensa che un giorno potrà esserlo qualcuno che conosci, un caro amico o un parente vicino. 
 

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