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THE MIRACLE CLUB

The Miracle Club, il titolo si riferisce ad un gruppo canoro in cui sono coinvolte Maureen, Lily e Eileen, è ambientato nella Dublino cattolica del 1967. Grazie a Padre Dermot, il sacerdote della parrocchia, le tre anziane donne intraprenderanno un lungo pellegrinaggio, in pullman, verso Lourdes a cui si unirà Chrissie, la figlia reietta, ritornata in città, per il funerale della madre.

La struttura drammatica del racconto si regge su dei conflitti del passato che riemergono a causa della morte di una loro amica e il ritorno di sua figlia Chrissie: il grande segreto di quest'ultima è di aver abortito in passato con mezzi poco ortodossi e all'insaputa di tutti.  

Il film, a parte le schermaglie tra le grandissime Maggie Smith, Katy Bates, Laura Linney, affronta maggiormente il discorso sulla fede personale più che il miracolo in  se stesso, un evento raro, ma non impossibile: il vero miracolo è la riconciliazione e il perdono che per alcuni risulta scontato, mentre per i veri credenti dovrebbe rappresentare il fulcro del loro credo. Per fortuna questo dualismo drammatico e pesante viene smorzato da qualche momento di ironia: è un po' la caratteristica del genere "dramedy", tipico del cinema inglese.

Anche se gradevole, il film dà la sensazione di non essere riuscito fino in fondo, non tanto per alcuni momenti scontati e per il finale prevedibile in cui si appianano tutti i conflitti, ma per non aver approfondito a sufficienza un argomento così delicato come "Il Miracolo": c'è sicuramente una letteratura infinita di fatti sull'argomento da cui si poteva attingere.

È un piacere, comunque, rivedere Laura Linney, "Miss Tales of the city", in questo ruolo così complesso, ma dispiace perchè il suo personaggio doveva essere approfondito diversamente dato che è il vero nodo del racconto. Vedere recitare dei mostri sacri della recitazione come Maggie Smith, Katy Bates, e Steven Rea in questa pellicola fa sicuramente piacere, ma non basta.

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