Una donna in crisi, Zeynep, non considerata dalla sua famiglia, tradita dal marito che ha un flirt con la sua nuova cuoca del ristorante turco di famiglia, scopre, dopo il funerale della madre, di essere l'erede di una casa in un isola Croata, Luc. Queste situazioni innescano, così, la sua partenza per un lungo viaggio, una fuga vera e propria, in cui non mancheranno sorprese.
Lo schema collaudato della donna in cerca di riscatto, da una vita asfittica e vuota, viene utilizzato con maestria, in questo racconto sentimentale e comico, permeato dallo spessore psicologico del personaggio femminile di Zeynep, la bravissima Naomi Krauss, capace, con un solo sguardo, di catturare lo spettatore. Non è solo merito della sua interpretazione se la coppia "mal assortita" riesce a stregare nel racconto, ma anche del grandissimo attore croato, Goran Bogdan, già visto nel drammatico film, Otac; e nella serie, Fargo, che interpreta Josip, un rustico e terragno isolano: tra i due si instaura un'alchimia perfetta da far impallidire quelle commediole sentimentali americane tutte tic scattosi e urla a cui un certo cinema hollywooodiano ci ha abituato.
La forza di questo film, con la regia puntuale di Vanessa Joop, è proprio l'improbabile accoppiata dei personaggi, opposti e respingenti in apparenza, però totalmente complementari grazie alle loro imperfezioni fisiche e caratteriali: Josip, bello, sovrappeso, ostile a qualsiasi modernità e Zeynep, giunonica, milf, incastrata nel ruolo troppo stretto di moglie devota.
La sua ricerca di libertà si concretizza nell'isola: riscoprire la cultura e le tradizioni croate dell'infanzia della madre deceduta da poco, i bucolici paesaggi isolani, i panorami immensi e mozzafiato sul mare, le riprese sono state girate in realtà tra l'isola di Solta e l'isola di Brac facenti parte dell'arcipelago Dalmatino centrale, e la magnifica casa sulla collina lasciata dalla mamma di Zeynep.
La protagonista recupera il passato della madre e riscopre se stessa, i suoi desideri e l'amore per Josip che vuole semplicemente amarla e curarla, sin dal primo momento in cui gli offre una crema per le scottatture fatta in casa da lui.
Il tema della ricerca della semplicità e dei valori veri per cui vivere è il tema portante di questa commedia; il rifiuto della tecnologia e della modernità attraverso un canto corale croato e i modi contadinotti di Josip rispecchiano i tempi dilatati di una cultura isolana da riscoprire.
La regia di Vanessa Joop esalta le imperfezioni e l'unicità di ogni personaggio, magnifici i nudi posteriori di Goran Bogdan e quello dei seni giunonici di Zeydip dopo una notte d'amore, redimendo persino quello antipatico della figlia Fia, la brava attrice Bahar Balci: attraverso un coming out con la madre e i successivi con il resto della famiglia si rivelano le reali difficoltà di accettazione e di esprimersi di una figlia in un mondo adulto in cui è difficile la comunicazione! Si restituisce un'ulteriore sfumatura di realismo ad una bellissima storia da assaporare, come i piatti croati e turchi proposti durante i lunghi pasti pasti corali del film.
Merito anche di una bella sceneggiatura di Alex Kendall e Jane Ainscough, Faraway- Un'isola per cambiare è un film originale e tutto da riscoprire, mai banale e con un finale, certo scontato, ma offerto con un certo romanticismo "al contrario", in cui finalmente è la donna a scegliere, sulla musica ironica della canzone "99 palloncini", cosa veramente desidera.
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