Passa ai contenuti principali

A QUIET PLACE - DAY ONE

Siamo dalle parti dello Spin Off e del prequel in questo horror che vanta predecessori di successo nelle più celebri piattaforme a pagamento. 


La saga di questi alieni ciechi, ma dal finissimo udito, invasori del pianeta terra senza una reale motivazione, sarebbe bello che qualche sceneggiatore approfondisse questo lato, continua con due protagonisti in un'inusuale commistione. 

La protagonista nera, Samira, sta terminando i suoi ultimi giorni di vita in un hospice  di New York, insieme al suo inseparabile gatto Frodo. Desidera molto mangiare della pizza decente per cui si fa convincere dall'infermiere di turno a seguirla in uno spettacolo di marionette, solo che poi dovrà vedersela con degli efferati alieni invasori.


Già vedere questo spunto così originale e poco frequentato dal cinema di genere desta un grande interesse se poi, abilmente, un personaggio chiuso, egoista per via del suo cancro,  viene costretto ad affrontare uno scenario apocalittico per sopravvivere a quello che gli resta di vivere, per poi aiutare un ragazzo bianco con attacchi di panico, siamo al paradosso del paradosso!

Questo abile artificio narrativo, suddetto, permette così di risollevare Samira, dall'esistenza segnata, e riscattare un ragazzo che, altrimenti, in balia di se stesso, sarebbe passato inosservato, come molti in una grande mela fatta di indifferenza e carrieristi dell'ultima ora.

All'inizio i due si rincorrono e si detestano, ma poi Samira troverà una nuova ragione di vivere salvando Eric, perchè nel momento del bisogno si diventa tutti uguali e il tempo si ferma nel dolore: quasi una metafora dei recenti fatti di guerra a Gaza e in Israele.




Un film asciutto, fatto di silenzi, una fuga continua verso la salvezza, con momenti di alta  tensione e momenti di estrema dolcezza grazie al triangolo che si instaura tra Samira, Eric e Frodo: tante sfumature capaci di far riflettere sul valore stesso della vita.



I precedenti "Quiet Place" hanno sicuramente fatto da traino a questo ulteriore capitolo della saga, anche se questa raccontata è una storia a sè, individualista, in fondo solo di pura sopravvivenza e, poco, di riscatto e rivincita, se non quella personale di Eric e Samira.

Bellissimo è il finale sincopato e liberatorio: forse nell'ulteriore sottofinale si potrebbe pensare all'inizio di una trilogia con questa sottovalutata, bravissima e bellissima, attrice keniota, Lupita Amondi Nyong'o, già premio Oscar per il film "12 anni schiavo".


Commenti

Post popolari in questo blog

Karma B trionfano al Fico d'India di Cagliari

Le drag più famose d'Italia, le performers più incisive della televisione di stato e le comiche più caustiche dell'universo maschile: stiamo parlando delle Karma B che ieri si sono esibite al Bar Fico D'India di Cagliari davanti un pubblico gremito di fans. Hanno deliziato il loro pubblico con degli estratti dai monologhi dei loro spettacoli in cui ridicolizzano, in primis, il pregiudizio, luoghi comuni e personaggi controversi del momento, intermezzando i loro divertenti dialoghi con originalissimi pezzi musicali riarrangiati e reinterpretati ad hoc: un mix di musica e intrattenimento intelligente, senza mai momenti di stanca. Le Karma B sono orientate verso un tipo di spettacolo inclusivo, glbtqia+, mai volgare, ma ricco di satira politica ed è per questo che, ci confessano, lasceranno il talk, Ciao Maschio, perché troppo soffocante a causa delle ingerenze che questo governo ha introdotto nella televisione del servizio pubblico. "S

Troppa frociaggine nei seminari!

Mi ricordo una frase di un mio amico che entrò in seminario per un breve periodo "Ah se in quel seminario avessi buttato un vibratore in terra tutti i seminaristi si sarebbero gettati sopra in un secondo! Papa Francesco ci conferma una cosa: nei seminari, negli ordini e nel clero c'è un alto tasso di uomini omosessuali, in verità anche di donne lesbiche. Da qui però a dire "C'è troppa frociaggine nei seminari! ", nonostante le smentite dello staff del papa e le scuse tardive, è un tipo di fraseggio omofobo che da un santo padre non ci si aspetta. Se pensiamo alle sue precedenti dichiarazioni inclusive sull'accoglienza degli omosessuali nella chiesa cattolica, quasi un'apertura molti speravano, sono diventate polvere in un istante! Gia prima papa Francesco ci aveva deluso quando si espresse contro l'entrata delle donne nel sacerdozio, dimostrando un becero maschilismo tipico del vaticano: non si capisce perché una donna non possa essere sac

TRAP

M. Night Shyamalan abbandona per un po' il genere fantasy per cimentarsi nel thriller, ma con il suo consueto stile e con uno spunto originale di partenza  terribile, ma accattivante. Cooper, un serial killer efferato, un Josh Harnett perfetto e inquietante, si trova incastrato dalla polizia, con la figlia adolescente, in un concerto di della cantante Lady Raven all'interno di uno stadio. Il problema è che si è davanti un genio del male capace di eludere ogni tipo di sorveglianza. La narrazione si dipana con una tensione crescente, esclusivamente dal punto di vista del serial killer, che smonta, abilmente, i tentativi di cattura della polizia con continui diversivi: grazie a questo artificio narrativo, cioè spostare la tensione ad una fuga più complicata e difficile da attuare, si arriva quasi alla fine del film, ma un nuovo colpo di scena sposterá lo scenario nella casa del killer.  Se da una parte si può accettare di avere una polizia e uno staff dise