L'esorcista del Papa: un tripudio di effettacci senza sostanza!
Quello che un film biografico, con un personaggio così forte e discusso come Padre Amort, poteva essere si rivela essere una barzelletta, brutta copia dell'esorcista. Di questo personaggio si conoscono non solo i suoi esorcismi e le sue teorie sul diavolo scritte nei suoi romanzi, ma anche le sue dichiarazioni, condanne, a Radio Maria contro gli omosessuali, considerati di natura demoniaca e su alcuni personaggi televisivi e popolari influenzati dal demonio perchè marcatamente democratici di sinistra. Nelle sue invettive furono coinvolti persino il povero Fiorello e "Harry Potter".
I giornali ecclesiastici hanno stroncato questo film, ma stavolta a ragione, perchè del Presbitero Padre Gabriele Amorth si parla ben poco, a parte qualche ostruzionismo ecclesiastico di rara superficialità, la trama di quest'opera furbetta, preferisce dipanarsi in una trama sensazionalistica, facile, senza nessuna originalità e confinata nei soliti effettacci da posseduto a cui siamo tutti prevedibilmente abituati.
Il povero Russel Crowe, inquartato, ma pur sempre bellissimo prova a salvare il salvabile, ma i dialoghi di un frate fuori dalle righe, che dovrebbero essere ironici e autoironici, sono spesso ridicoli e qualunquisti. Ne risente anche la recitazione di questo attore, purtroppo sottovalutato da Hollywood, in fase down, calante della sua carriera: si intuisce abbia accettato una tale accozzaglia di luoghi comuni sulla chiesa per motivi alimentari.
Forse l'unica cosa salvabile è Franco Nero. La sua interpretazione del Papa è abbastanza sobria, ma del tutto inutile in un racconto che, alla fine, si risolve come una lotta tra il bene e il male alla guardia e ladri con padri posseduti, riposseduti, esorcizzati e liberati come in un videogioco.
IL Povero William Friedkin, plagiato malissimo e senza eleganza in questo guazzabuglio cinematografico, aveva già omaggiato questo personaggio controverso con un documentario e forse bastava quell'opera a descrivere questo esorcista amato dal Papa.
Proprio su questa contrapposizione il film doveva svilupparsi per essere interessante: tra il ruolo di esorcista della chiesa, teorico del diavolo, ed il ruolo di arrogante giudicatore del prossimo. Peccato.
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