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 I guardiani della galassia, Volume 3: terzomondista  e contro la vivisezione!

Non poteva mancare il terzo capitolo di questa saga di successo della Marvel: un ricco e folto gruppo di alieni con un umano a seguito che combatte contro le nefandezze dei cattivi di turno. 

In questa film Rocket, un tasso cyborg, viene ferito a morte da un super uomo, Adam, inviato dall'alto rivoluzionario, uno spietato essere metà umano, metà robot. La compagnia dei guardiani cercherà di salvarlo scavando nel suo passato: scoprirà la sua origine, fatta di terribili esperimenti, trovando delle informazioni sulla sua costruzione, contenuti nella società Orgocop. Solo così Rocket potrà salvarsi.

Il tema principale della narrazione è quello impegnato degli esperimenti sugli animali associato alla ricerca della razza pura e perfetta, sia animale che umana: ancora una volta il discorso sulla diversità dei protagonisti e sulla convivenza tra i guardiani, come una famiglia allargata, viene affrontato, con divergenze e discussioni sui ruoli di ognuno di loro nel gruppo. A questo si aggiunge il nuovo tema di trovare le proprie origini per capire se stessi: una riflessione individualista porterà a dei cambiamenti sostanziali.


 

La trama punta molto su passato di Rocket, piena di flashback, allargandosi gradualmente sui nuovi personaggi. Ci sono divertenti e nuovi scontri, spettacolari scene di battaglia, fino al finale in cui l'affascinante protagonista Chris Pratt, già visto nella nuova saga di "Jurassic World", ritrova la sua strada e, appunto, le origini del suo passato sulla terra. 

In un cammeo si intravede Silvester Stallone divertente e divertito spaccone mercenario. La voce del computerizzato Rocket è del famoso attore Bradley Cooper, in italiano Christian Iansante.

Il risultato è una divertente e piacevole formula ormai collaudata, mix di avventura e fantascienza, in cui non si lesinano momenti di grande tenerezza e una conseguente sequenza ispirata all'arca di Noè.

Sembra essere l'ultimo capitolo di una trilogia di successo con il solito doppio finale, ma dopo lo scorrimento dei titoli di coda, si lascia aperta la possibilità di una nuova saga ben rimpolpata.

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