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****LO SCRITTO DEL GIORNO****

SWEET TOOTH

Arrivata alla terza  e con conclusiva stagione, Sweet Tooth, mostra finalmente un epilogo fantastico, surreale, foriero di un futuro in cui l'uomo arriverà all'autodistruzione. Madre natura si ribellerà è chiederà il conto all'umanità e a poco serviranno macchinazioni criminali dell'uomo per prevalere su altre specie. Protagonista assoluto della serie è il ragazzo cervo ibrido, l'attore Christian Convery, nel ruolo di Gus: la carta vincente di questa storia ambientalista, ecologista, supportato dal suo totale opposto, l'attore  inglese di origini africane,  Nonso Anozie e un cast interessante e multietnico. Se si vuole trovare un difetto, che spesso hanno questo tipo di operazioni televisive, è quello di essere troppo didascalisco e, quindi, rindondante in alcuni punti, ma superato questo piccolo ostacolo, si apprezza una narrazione avvincente capace di mantenere l'interesse dello spettatore dal primo all'ultimo episodio. Se questi argomenti vengono trat
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DREAM SCENARIO- HAI MAI SOGNATO QUEST'UOMO?

Partendo dallo strano titolo, forse anche brutto e responsabile dell'accoglienza tiepida del pubblico italiano, Dream scenario, è in realtà la narrazione di un delirio collettivo, violento, verso una persona, una vittima, Paul Matthews, interpretato dall'attore Nicolas Cage, inconsapevole e terribilmente ordinaria: venir sognato da qualcuno è una cosa abbastanza comune, ma nel film tutti sognano Paul che diventerà, ben presto, un incubo. Quello che all'inizio sembra un gioco e un giallo da risolvere, gradualmente, diventerà un incubo per il protagonista  e per gli altri che stravolgerà la sua intera vita facendogli perdere uno status borghese molto desiderato, ma in fondo stagnante. Tutte le aspirazioni e le frustrazioni di Paul rappresentano l'incapacità  di non poter raggiungere la propria affermazione personale nel lavoro, ovvero,  ristagnare in delle dinamiche di comportamento con i colleghi e con i superiori, che non permettono di progredire per i propri meriti. In

Eric

E' proprio vero: è la narrazione originale di un film che ne fa in suo successo. Apparentemente questa miniserie potrebbe sembrare il solito film sul rapimento di un bambino: un argomento trito e ritrito affrontato troppe volte dal cinema contemporaneo, ma non è così.       Edgar, il bambino che scappa dai suoi genitori troppo occupati a litigare e  a separarsi, scompare per diversi giorni e il padre, un burattinaio, fara un viaggio nei sua parte più oscura per capire dove il figlio possa essere finito. La componente più originale della storia è proprio il personaggio del padre, un alcolizzato e drogato burattinaio televisivo, stile Muppet e il suo programma televisivo per bambini ambientato in una New York idilliaca degli anni 80. La realtà è ben più seria in quegli anni newyorkesi dove regna la miseria nei bassifondi della città e la discriminazione e il pregiudizio verso gli omosessuali: vivere doppie vite diventava una necessità, in questo caso, nel locale del film, il Lux, dov

Atlas

Nell'epoca dell'intelligenza artificiale che si sostituisce all'uomo, in modo talvolta pericoloso, ecco arrivare questo film di fantascienza sci-fi: "Atlas"si inserisce nel filone del Kubrickiano 2001 odissea dello spazio, senza averne la profonditá dei dialoghi con Hal 9000, e AI, artificial intelligence di Steven Spielberg, senza la dimensione da favola.  La protagonista è l'attrice, cantante, Jennifer Lopez, qui nel ruolo anche di produttrice: é un piacere rivederla interpretare la scienziata Atlas Shepherd, la protagonista, che ha un trauma pregresso da risolvere con l'AI, ma diventa l'eroina inconsapevole in lotta con il robot ribelle e distruttore Harlan. Le armature ultra tecnologiche del racconto devono molto al film Alien 2, a cui sono ispirate, e ad allo stesso "Avatar" di James Cameron: non a caso l'eroina della trilogia aliena era una donna, Ripley, ma il personaggio femminile, qui, mostra moltissime fragilità

Troppa frociaggine nei seminari!

Mi ricordo una frase di un mio amico che entrò in seminario per un breve periodo "Ah se in quel seminario avessi buttato un vibratore in terra tutti i seminaristi si sarebbero gettati sopra in un secondo! Papa Francesco ci conferma una cosa: nei seminari, negli ordini e nel clero c'è un alto tasso di uomini omosessuali, in verità anche di donne lesbiche. Da qui però a dire "C'è troppa frociaggine nei seminari! ", nonostante le smentite dello staff del papa e le scuse tardive, è un tipo di fraseggio omofobo che da un santo padre non ci si aspetta. Se pensiamo alle sue precedenti dichiarazioni inclusive sull'accoglienza degli omosessuali nella chiesa cattolica, quasi un'apertura molti speravano, sono diventate polvere in un istante! Gia prima papa Francesco ci aveva deluso quando si espresse contro l'entrata delle donne nel sacerdozio, dimostrando un becero maschilismo tipico del vaticano: non si capisce perché una donna non possa essere sac
 "Un mondo a parte", il nuovo film interpretato dai comici Antonio Albanese e da Virginia Raffaele  è una grande sorpresa, infatti, riesce a descrivere delle vite avulse dalla tecnologia, senza far annoiare. Questa piccola scuola del racconto, dove ancora ci sono maestri come Michele Cortese e la vicepreside Agnese, propositivi e motivati, che, pur di non far chiudere una piccola scuola elementare di un piccolo paese abruzzese, integrano nel paese dei migranti e rifugiati, sembra quasi un'utopia dei nostri tempi: nonostante la trama tratti degli argomenti seri che potrebbero diventare noiosi e indigesti ad un disabituato pubblico cinematografico, il film riserva dei momenti divertenti, spassosi e anche tante geniali battute di contesto, come il tormentone "La montagna lo fa!" associati alla riflessione impegnata. I due attori comici dimostrano di saper reggere dei ruoli impegnativi, in realtà Antonio Albanese aveva già interpretato dei ruoli drammatici è non è u

Ministro Zangrillo e le nuove trovate per essere equi durante le assunzioni pubbliche!

Quando leggi le nuove trovate della destra meloniana sulla pubblica amministrazione, come quella del Ministro Paolo Zangrillo: "Una sola persona dovrebbe decidere per l'assunzione nella pubblica amministrazione". Ti vengono i capelli dritti! Dopo le magnifiche manovre del Ministro Brunetta  a cui adesso dobbiamo anche pagare il vitalizio, adesso questa nuova trovata. Perché non può essere una persona sola a decidere chi assumere nella PA? Nella pubblica amministrazione vengono assunte persone che hanno un progetto di vita, talvolta disperate, che cercano una sistemazione lavorativa in un paese dove non esiste la meritocrazia nel mondo del lavoro: figuriamoci nei concorsi pubblici. Non parliamo poi dei soldi che vengono "investiti" dai singoli, spesi per sostenere i concorsi più assurdi e in qualsiasi parte d'Italia!  Ho sostenuto centinaia di concorsi per infermieri in tutte le regioni d'Italia e ho assistito alle scene più assurde e inverosimili, ma vi