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Visualizzazione dei post da giugno, 2024

SWEET TOOTH

Arrivata alla terza  e con conclusiva stagione, Sweet Tooth, mostra finalmente un epilogo fantastico, surreale, foriero di un futuro in cui l'uomo arriverà all'autodistruzione. Madre natura si ribellerà è chiederà il conto all'umanità e a poco serviranno macchinazioni criminali dell'uomo per prevalere su altre specie. Protagonista assoluto della serie è il ragazzo cervo ibrido, l'attore Christian Convery, nel ruolo di Gus: la carta vincente di questa storia ambientalista, ecologista, supportato dal suo totale opposto, l'attore  inglese di origini africane,  Nonso Anozie e un cast interessante e multietnico. Se si vuole trovare un difetto, che spesso hanno questo tipo di operazioni televisive, è quello di essere troppo didascalisco e, quindi, rindondante in alcuni punti, ma superato questo piccolo ostacolo, si apprezza una narrazione avvincente capace di mantenere l'interesse dello spettatore dal primo all'ultimo episodio. Se questi argomenti vengono trat

DREAM SCENARIO- HAI MAI SOGNATO QUEST'UOMO?

Partendo dallo strano titolo, forse anche brutto e responsabile dell'accoglienza tiepida del pubblico italiano, Dream scenario, è in realtà la narrazione di un delirio collettivo, violento, verso una persona, una vittima, Paul Matthews, interpretato dall'attore Nicolas Cage, inconsapevole e terribilmente ordinaria: venir sognato da qualcuno è una cosa abbastanza comune, ma nel film tutti sognano Paul che diventerà, ben presto, un incubo. Quello che all'inizio sembra un gioco e un giallo da risolvere, gradualmente, diventerà un incubo per il protagonista  e per gli altri che stravolgerà la sua intera vita facendogli perdere uno status borghese molto desiderato, ma in fondo stagnante. Tutte le aspirazioni e le frustrazioni di Paul rappresentano l'incapacità  di non poter raggiungere la propria affermazione personale nel lavoro, ovvero,  ristagnare in delle dinamiche di comportamento con i colleghi e con i superiori, che non permettono di progredire per i propri meriti. In

Eric

E' proprio vero: è la narrazione originale di un film che ne fa in suo successo. Apparentemente questa miniserie potrebbe sembrare il solito film sul rapimento di un bambino: un argomento trito e ritrito affrontato troppe volte dal cinema contemporaneo, ma non è così.       Edgar, il bambino che scappa dai suoi genitori troppo occupati a litigare e  a separarsi, scompare per diversi giorni e il padre, un burattinaio, fara un viaggio nei sua parte più oscura per capire dove il figlio possa essere finito. La componente più originale della storia è proprio il personaggio del padre, un alcolizzato e drogato burattinaio televisivo, stile Muppet e il suo programma televisivo per bambini ambientato in una New York idilliaca degli anni 80. La realtà è ben più seria in quegli anni newyorkesi dove regna la miseria nei bassifondi della città e la discriminazione e il pregiudizio verso gli omosessuali: vivere doppie vite diventava una necessità, in questo caso, nel locale del film, il Lux, dov

Atlas

Nell'epoca dell'intelligenza artificiale che si sostituisce all'uomo, in modo talvolta pericoloso, ecco arrivare questo film di fantascienza sci-fi: "Atlas"si inserisce nel filone del Kubrickiano 2001 odissea dello spazio, senza averne la profonditá dei dialoghi con Hal 9000, e AI, artificial intelligence di Steven Spielberg, senza la dimensione da favola.  La protagonista è l'attrice, cantante, Jennifer Lopez, qui nel ruolo anche di produttrice: é un piacere rivederla interpretare la scienziata Atlas Shepherd, la protagonista, che ha un trauma pregresso da risolvere con l'AI, ma diventa l'eroina inconsapevole in lotta con il robot ribelle e distruttore Harlan. Le armature ultra tecnologiche del racconto devono molto al film Alien 2, a cui sono ispirate, e ad allo stesso "Avatar" di James Cameron: non a caso l'eroina della trilogia aliena era una donna, Ripley, ma il personaggio femminile, qui, mostra moltissime fragilità