Sulla spiaggia di Montirusso, vicino Santa Teresa di Gallura, una nota televisione sarda trasmette il filmato di motociclisti che fanno motocross sull'arenile, davanti lo stagno dove spesso giocano i bambini. Le loro mirabolanti imprese vengono rubate da un cellulare e messe in rete. Non c'è solo il danno ambientale delle emissioni piombate dei tubi di scappamento, le polveri sottili diventeranno parte integrante della sabbia bianca, ma anche delle possibili malattie della pelle per chi si sdraierà o camminerà in quel luogo. Questo è un serio campanello d'allarme che deve fare riflettere su come l'inciviltà si stia diffondendo nella nostra società: ormai è diventata un'epidemia. Sembra non esserci più contatto tra il nostro cervello funzionante e le nostre azioni anestetizzate dai social media: si stanno producendo dei danni irreversibili non solo nella martoriata natura che ci circonda. Montirusso è una delle spiagge più belle del nord Sardegna, persino migliore
Quello che voglio dire ma non potrei dire... Quello che posso fare ma non potrei fare